domenica, marzo 26, 2006

Clima Mondiale: Noi Protagonisti della Ricerca

Quando si parla di cambiamento climatico (quelle poche volte che lo fanno su stampa e TV), c’è come la sensazione che i danni che stiamo producendo attraverso l’effetto serra, malattie, innalzamento dei mari, siano danni che dovremo subire senza poter farmare il nostro processo di autodistruzione.

Ma prima di rifugiarsi nella rassegnazione, c’è da studiare e capire ancora molto per stabilire che margini vi siano per salvare il pianeta terra dal Global Warming: "salvare" signori non è un termine troppo grosso dato che la scienza dice che ci stiamo ammalando sempre di più a causa dell’inquinamento e che entro 80 anni, continuando così, perderemo città di valore mondiale come Londra e Venezia (Fonte Science del 24/03/06)
Permettiamo a questi scienziati di lavorare. E di capire come salvarci. Ma come?

La BBC sta proponendo un esperimento, concepito da numerosi climatologi mondiali e seguito dalla Oxford university, utilizzando il modello climatico “Met Office” dell’Università della California. Tale modello è in grado di elaborare tutti i dati raccolti, da milioni di anni a questa parte, riguardanti l’evoluzione climatica della terra, elaborazione che ha bisogno di miliardi di calcoli al secondo per ottenere i risultati sperati nel più breve tempo possibile. Lo scopo dell’esperimento è proprio quello di confrontare la nostra situazione al passato ed in previsione futura, onde stabilire le modalità ed i tempi limite entro i quali dovremmo agire per invertire o quantomeno tamponare il processo di riscaldamento.

E qui entriamo in gioco noi. Scaricando un software apposito dal sito della BBC, permetteremo al nostro PC, senza alcun impegno da parte nostra, di eseguire calcoli propri e compararli con quelli dei ricercatori e di milioni di persone al mondo sotto la supervisione degli scienziati: tali dati forniranno un modello quanto più oggettivo del nostro futuro. Il programma è gratuito e fa tutto da solo, noi dobbiamo solo scaricarlo e attivarlo: i calcoli potranno poi essere, man mano che procedono, visualizzati con lo screensaver associato al software, che ci permetterà partendo dal 1920, di seguire tutta l’evoluzione climatologica della Terra fino al 2080.

Ciò di cui necessita l’esperimento è ovviamente un collegamento ad internet ( per permettere al programma di scaricare i dati su cui lavorare, dati che occuparenno solo 700-800MB circa per tutta la durata dell’elaborazione), 512MB RAM e un processore Intel Pentium 4 a 1.6GHz: una configurazione minima molto modesta (ovviamente in configurazioni migliori il tenpo di lavoro si siduce!). Inoltre non dovremmo tenere acceso il PC più di quanto non facciamo normalmente e possiamo staccare il programma per poi riattivarlo quando ci va.
Non esiste alcun vincolo.

Io ho cominciato l’esperimento circa 2 settimane fa e ho tradotto dal sito della BBC tutte le spiegazioni e le risposte alle problematiche più comuni: per qualsiasi chiarimento scrivete un commento sul blog dove vi aggiornerò periodicamente sulla mia esperienza col software e risponderò prontamente ai vostri quesiti.

Aiutiamo la Scienza ad aiutarci: buona sperimentazione a tutti!

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima iniziativa! Tecnicamente parlando, si tratta di "calcolo distribuito". Magari, cogliendo lo spunto, ci dedicherò un post perchè è un argomento molto interessante e dalle prospettive molto ampie.

A tal proposito voglio segnalarvi anche altri progetti analoghi, nella fattispecie quelli promossi dall' Università di Berkley (tra cui quello recensito qui), che ha praticamente ideato questo tipo di ricerca.

Il progetto si chiama BOINC(Berkeley Open Infrastructure for Network Computing) e offre al suo interno altri sotto-progetti ai quali si può collaborare.

http://boinc.berkeley.edu/

Un buon modo per contribuire attivamente alla ricerca.

Mandragor ha detto...

Hola Scibiz davvero interessante l'iniziativa BOINC (mi dai come sempre ottime dritte!), pecato che iniziative del genere, per quanto ne sappia io, siano poco copiate o quantomeno poco pubblicizzate. Dovrebbero darne più risalto in TV anzichè trattare di "grandifratelli" ad libitum, almeno ci proviamo noi con i nostri blog. Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

carissimo, come va? Il post è davvero interessante e l'esperimento lo farei anche, non fosse che questa cosa mi ricorda tanto il casino in cui mi misi tempo fa con la berckley per seti@home... era intricatissimo quel programma; usavano il mio computer per preseunte ricerche extraterrestri che poi non si è mai capito cosa ne abbiano dedotto... insomma ora sono un po' scettica

Mandragor ha detto...

@Arte: ciao Artemisia, purtroppo non conosco la tipologia di sperimentazione che hai fatto per le ricerche extraterrestri, ti posso solo dire che io ho iniziato questa sul clima da più di 2week e non mi sta dando nessun tipo di problema. La stanno già facendo migliaia di persone nel mondo e ho letto con risultati soddidfacenti proprio perchè non è un programma complicato da usare, fa tutto da solo. ti posso solo dire, se sei interessare, di provarlo anche per un paio di giorni: tanto non costa nulla e puoi sempre cancellarlo se non ti aggrada.
@Fulvia: guarda per l'iniziativa dobbiamo soltanto ringraziare coloro che hanno a cuore certe tematiche, per quanto riguarda lo spazio ti posso dire che occupa in media 750mb, neanche più di tanto!

Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Hai cambiato template?? Bello!

Su Marco (travaglio) condivido tutto... io non me ne perdo mai una presentazione quando capita dalle mie parti!"

Anonimo ha detto...

finalmente ho trovato un pò di tempo per "girovagare" nel tuo blog che è molto interessante. complimenti.

Anonimo ha detto...

L'iniziativa mi sembra davvero interessante, e se riesco a trovare un po' di tempo per dedicarmici ci proverò, perché le questioni climatiche sono molto più stringenti di quanto vorrebbero farci credere...

Mandragor ha detto...

@Arte: ti ho lasciato il link dell'intervento di Travaglio ad Ancona, se hai tempo gurdalo, è molto interessante e fa vedere la realtà in "sfumature" a cui non avremmo mai pensato.

@Akio: grazie Akio, è un piacere incontrarti sul mio Blog, seguo simpaticamente e giornalmente anche il tuo!

@Todomodo: hai perfettamente ragione, sono talmente stringenti da incidere sul nostro futuro e neanche tanto lontano. Le notizie che leggo sui giornali scentifici più accreditati sono davvero allarmanti, possibile che chi comanda non ne tenga davvero conto?

Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

grazie per il link, lo guarderò al più presto! Non mi perdo un solo intervento di Travaglio!!Ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao Max ç_ç non ho avuto la connessione per parecchi giorni come hai sicuramente notato...ora la ho di nuovo a limite ti spiego su msn ;)

Ho letto tutti gli articoli in poco tempo, come riorganizzo tutto torno a collaborare ;)

Un saluto anche a tutti gli altri ;D

Stefano Reves S. ha detto...

Fino a quando pure i governanti Repubblicani non acquisiranno una sensibilità piu' coscenziosa a ben poco serviranno queste, seppur lodevoli, iniziative.
Ciao

Stefano

Anonimo ha detto...

Ciao Mandragor. Tu dici: "confrontare la nostra situazione al passato ed in previsione futura, onde stabilire le modalità ed i tempi limite entro i quali dovremmo agire per invertire o quantomeno tamponare il processo di riscaldamento".
Io ci provo ma penso che sia difficile che un software possa prevedere l'imprevedibile.
Di fatto anche i cambiamenti più "RAPIDI" avvenuti nel corso dell'evoluzione sono sempre avvenuti nel corso di milioni di anni. Cmq diffonderò la voce.
A proposito, dì la verità, non ti aspettavi di trovarmi quì!
Ci sentiamo quanto prima.
P.S.Aspetto una risposta amico mio

Mandragor ha detto...

@Sonicsnake: andrè me stavo a preoccupà ;) Comunque il blog sta crescendo e per il tuo articolo sui pannelli solari ho ricevuto pe e-mail pure le congratulazioni dell'associazione NIMER! Aspettiamo tutti quanti i tuoi articoli, un salutone.

@StefanoReves: caro stefano hai perfettamente ragione, ma fin quando nessuno dai buoni propositi andrà in politica, noi possiamo solo studiare quali possibili conseguenze a medio lungo termine avranno le nostre scelte. Che si tratti in inquinamento, innlazamento livello dei mari, economia, sanità è una regola comune: c'è sempre chi grida all'allarme tempo prima, e c'è chi invece, come molti govenanti, che decide di agire solo a disastro avvenuto. Mi ricordo il caso nel Nord Italia del possibile crollo di una diga in una valle montana (non ricordo il luogo esattamente): la protezione civile, facendo sopralluoghi ha potuto bloccare tempo prima una possibile catastrofe evacuando la zona, diga che è stata arginata e ripristinata. Ebbene nonostante questo, tutti i comuni della zona si sono laemntati perchè a detta loro "tale evacuazione è stata eccessiva". Questa è l'Italia: ci lamentiamo quando tocchiamo il fondo e ci lamentiamo quando l'impegno di qualcuno ci impedisce di farlo. Una volta eravamo lungimiranti e risparmiatori: dove le abbiamo lasciate queste qualità??

Un saluto

Mandragor ha detto...

Caro Alfredo (anche se ti sei segnato come anonimo come vedi non mi hai fregato!) l'obiezione che poni tu è assai ragionevole. Non riusciamo a capire che tempo farà domani, figuriamoci il clima tra 80 anni. Probabilmente la dicitura "costruire un modello futuro valido" è eccesivamente pretenziosa, ma io anzichè guardare al futuro guardo al presente. E mi accorgo che i ghiacci si stanno davvero sciogliendo e che l'eco di Science non fa che parlare di altro, che le persone si ammalano sempre più di tumore e sono le statistiche ce lo dicono, che il petrolio comanda il pianeta Terra e sono i governi che ce lo impongono. E' ovvio Alfredo che in una situazione del genere non c'è niente da aspettarsi di buono se restiamo fermi. Ecco perchè appoggio iniziative del genere poichè credo, che il meno che possano fare è comunque sempre tanto: creare una sensibilizzazione su un problema che chi lo dovrebbe affrontare non lo affronta. Spero di rivederti più spesso qui, le tue opinioni sono sempre molto interessanti. Un saluto.