- 17/02/06 Pannir Kanagaratnam della Kansas University e Eric Rignot della NASA pubblicano su Science la situazione dei ghiacci della Groenlandia, ghiacci che si scioglieranno completamente entro il 2060 determinando un aumento del livello del mare di 7mt. Tali dati sono stati confermati dall’Agenzia Spaziale Europea e quella Canadese nonché da uno degli ultimi appelli dell’ONU "Effetto serra, la terra è sull'orlo del disastro"
- 20/02/06 pubblicate le ricerche di due gruppi di ricerca indipendenti dell’Università dell’Ohio, confermati dallo scienziato Lonnie Thompson, sul completo scioglimento dei ghiacci del Kilimangiaro entro il 2015, ad ulteriore supporto del’innalzamento marino, oltre all'evidente danno naturalistico e culturale mondiale.
- 02/03/2006 i ricercatori dell’università del Colorado pubblicano si Science una ricerca che conferma la perdita progressiva anche dell’Antartide (polo sud), il cui scioglimnto della sola calotta occidentale determinerebbe un ulteriore innalzamento di 6mt del livello del mare (studi confermati da Isabella Velicogna del CU-Boulder's Cooperative Institute for Research in Environmental Sciences).
- inoltre il terzo rapporto pubblicato dall'IPCC, l'organismo scientifico internazionale costituito per lo studio dei cambiamenti climatici, conferma la perdita del 50% dei ghiacci alpini.
Tali dati, confermati dalle autorevoli fonti citate (sfido chiunque a smentirle), sanciranno un cambiamento epocale degli equilibri socio-politici-economici mondiali.
E allora perché non se ne parla. Perché si tace.
Sono notizie degne di una prima pagina di qualsiasi quotidiano mondiale o del primo posto negli ordini del giorno di qualsiasi governo.
Se il tasso di CO2 non è mai stato così alto dagli albori del mondo (vedere i dati dell'ultima Conferenza Mondiale sul clima, a Montreal), perché non si fa niente per bloccare la sua causa? Chi lucrerebbe mai su un cambiamento planetario di questa portata?
Qualcuno c’è, almeno secondo alcuni interessanti spunti presi dalla stampa estera e quasi del tutto omessi da quella nazionale, tradotti da me e SonicSnake.
Il proseguo dell’inchiesta nel secondo capitolo di “Petrolio Caput Mundi”
27 commenti:
Sicuramente la disinformazione è data dai chi ha le fonti petrolifere ... in poche parole contano sullo scioglimento dei ghiacci, grazie ai gas dei combustibili fossili, per rendere la ricerca di ulteriore petrolio e seguente scavo del ghiaccio piu facili....non c'è che dire, è allucinante, il livello del mare aumenterà chissà quanto e loro scavano petrolio -.-'
Da più voci sento ribadire che esiste un cartello tra le case automobilistiche mondiali sul divieto di progettare sistemi industriali di larga scala per la prouzione di veicoli elettrici e a idrogeno. Queste affermazioni cadono sempre nella categoria della "fantapolitica". Ma è evidente che di fantapolitica c'è ben poco: in italia vengono già proditti biocarburanti, carburanti a basso impatto ambientale derivati da produzioni agricole. già nel 1912 le macchine andavano ad Etanolo estratto dalla Canapa. E' una storia vecchia come il mondo: il risparmio pè possibile ma andrebbe contro gli interessi di chi ci impone sistemi molto più costosi e proficui per loro. Abbiamo il carburante biologico "made in Italy", sarebbe un ottimo veicolo di rilancio per l'economia, ma gli obblighi con le lobby del petrolio fino ad ora non ci hanno permesso di immeterne, nella normale benzina, più dell'1%. E' un'assurdità. E poi scrivono che si tratta ancora di fantapolitica. Un saluto
Ciao Giuseppe un po estrmo nelle conclusioni!!;) Comunque hai centrato il punto: come esiste un cartello della moda che decide come ci dovremo vestire tra sei anni così esiste per l'energia, ossia come dovremo consumarla, ma il brutto è che è quasi un secolo che ci comandano di bruciare petrolio!!! Esistono delle fonti alternative, perchè non finanziarle adeguatamente? Ribadisco sempre i soliti discorsi , lo so, ma il punto è questo da cui partire per cercare di salvare l'utile ed il dilettevole ossia l'ambiente e la tasca!!! Un saluto Giuseppe, spero di rivederti ancora nel mio blog così come farò col tuo, buon week end.
Queste notizie si rincorrono da tempo, per fortuna e purtroppo, sotto il pelo dell'acqua dell'informazione convenzionale. Il problema è ovviamente serio ed è positivo che ci sia sempre più gente disposta a parlarne ma quello che sembra ovvio in teoria, molto spesso, ovvio non è nella pratica. In nazioni ( e non parlo solo dell'Italia ) dove va al governo chi promette meno tasse, dove ci si sta avviando, questa volta solo purtroppo, verso un liberismo eccessivo e verso una colpevole assenza di una guida centrale, come è possibile impostare cambiamenti tanto radicali, senza dubbio vantaggiosi e necessari a lungo termine ma che, nel breve periodo richiederebbero certamente, notevoli sacrifici che, diciamoci la verità, non mi sembriamo molto disposti a fare? ( continua... )
Credo che questo sia un allarmismo inutile, alla fine non c'è nessuna minaccia evidente, non mi sembra di vivere con l'acqua fino al collo eppure abito vicino al mare, me ne sarei già dovuto accorgere no?!
E poi non sputiamo sul piatto dove abbiamo mangiato per anni: il petrolio, attraverso macchine, motori, trasporti ecc ha sorretto l'economia e ci ha fatti evolvere, non sputiamo sempre sul piatto dove mangiamo.
Rispondo a Roy K. Montague: caro Roy, grazie inanzitutto dell'intervento che trovo corretto e obbiettivo. Il problema è che in questi ultimi anni siamo stati partecipi del fallimento della politica: le decisioni prese dall'alto non concordano spesso con quelle volute dal basso. vedi le manifestazioni contro la guerra in Iraq: taciute alla stampa sapientemente eppure in America stessa esiste una buona parte di cittadinanza che si poneva in totale disaccordo con quel tipo di intervento. Italia: è indubbio che le risposte date in ambito economico e sociale non sono state adeguate a tamponare la recessione che ha colpito tutto l'occidente, e se continueremo a votare politici che lottano al rialzo delle promesse per vincere le elezioni, signifca che noi staremo facendo via via una selezione parlamentare per affermare la deficenza politica. Eppure per problemi come quelli del post la risposta dovrebbe essere politica: sono daccordo con te quando dici che la gente non capirebbe una stretta di cinghia nella loro vita, perchè rudurre le emissioni di CO2una riduzione dei consumi e, minimamente, della qualità di vita lo deteminerebbe. E' una posizione difficile a cui i parlamento non hanno comunque deciso di far fronte: e per questo se ne devono far carico i cittadini attraverso uan sensibilizzazione che arriva da quelle associazioni fatte dai cittadini stessi. Spero almeno che questi gruppi ottengano il risultato sperato. Un saluto.
http://www.guardian.co.uk/climatechange/story/0,,1704955,00.html
http://www.guardian.co.uk/climatechange/story/0,,1704955,00.html
Che palle!! Scusate, ma non riesco a inserire l'indirizzo corretto, si tronca automaticamente... la tecnologia a volte è piuttosto avversa...
Ad ogni modo ci tenevo a farvi leggere questa notizia, quindi trovatela da soli attraverso google cercando "guardian sweden oil".
Rispondo a mangano: è vero, il petrolio ci ha fatti arrivare dove siamo, quando dovevo andare a scuola è stato grazie al petrolio della macchina che ci sono arrivato, Albert Einstein sicuramente doveva prendere qualche mezzo per andare da casa sua all'università (se non ci fosse stato il petrolio avrebbe mai scoperto la relatività;)) e così via. Sono tutti discorsi giusti ma questi discorsi li facciamo sul bene nostro a discapito di coloro che vivranno nelle prossime generazioni. Si perchè saranno loro che ci chiederanno grazie del casino climatico che abbiamo combinato. Certo, magari potremo pure pensare "che ce ne frega tra 100 anni, basta che staimo bene noi" ma vi devo aggiornare sul fatto signori che si tratta di un qualcosa che vedremo poichè già tra un 30 anni i cambiamenti saranno evidenti. Non ci nascondiamo sempre dietro a facili conclusioni: dobbiamo preservare ciò che abbiamo. Ma il discorso è troppo lungo e lo stiamo affrontando in modo banale, postrò un blog sull'argomento. Un saluto.
Rispondo a Scibiz: grazie mille davvero della dritta, io e SonicSnake avevamo trovato qualcosa del genere la settimana scorsa, ma questo articolo si fa sicuramente più interessante, lo tradurrò quanto prima! Grazie della collaborazione Scibiz, appena lo meyyo sul blog ti faccio sapere. Un saluto.
Mangano....(intanto vi ringrazio per i commenti) la mia città sul mare (mediterraneo) ha sempre avuto problemi con il mare poichè a basso livello ma fu risolto moooolto tempo fa mettendo delle catene di frangiscogli. Da qualche anno invece basta una giornata piu ventosa o con un po piu di mare e la spiaggia non la vedi piu.
Ad ogni modo non è tanto il fatto che si sputa "sempre" sui piatti in cui mangiamo ma il punto è che quando si arriva ad avere mezzi che fanno progredire sarebbe bene utilizzarli. Se l'impiego di una risorsa diventa obsoleta oltre a pericolosa per tutti e si hanno mezzi per cambiarla ripeto, è bene utilizzarli tutto qui. Ci sono tante cose che fanno male eppure non sempre le ho criticate.
Grazie di nuovo
PS: Fa sempre piacere avere qualcuno con idee differenti, aiuta a capire se si fanno errori.
Giustissimo SonicSnake, ma ti dirò di più: qualora non volessimo puntualizzare il lato ambientalista dalla faccenda, potremo visualizzare il lato economico e umano, mi spiego:
1) economico: le nuove tecnologie hanno un maggiore costo di impianto ma permettono un risparmio netto su tutti i fronti poichè sono energie autoprodotte; il petrolio invece, poichè in quantità limitata, sarà sempre soggetto ad un aumento del prezzo secondo l'equazione economica inoppugnabile "a parità di richiesta se la quantità di bene si riduce il costo aumenta" e lo stiamo già vedendo.
2)Umano: è forse quello più interessante ossia indipendentemente dall'oggetto in questione (non fosse il petrolio e fosse un giocattolo ad esempio) qualcuno ci sta imponendo un tipo di consumo in modo subdolo e apposito per farci spendere quantità via via maggiori di denaro, ciò frutta a quel qualcuno un introito certo e via via maggiore nel tempo in un sistema di "apparente liberà": non basterebbe questo per smuoverci tutti?!?
Un saluto e continuiamo la discussione.
Cara Fulvia, inanzitutto grazie dell'intevento nel mio blog, è sempre un piacre vedere persone nuove interessate alle qustioni ambientali. L'Italia se ne frega rincorrendo un menefreghismo che è un po dilagante nei paesi filoamericani. Chissà perchè. Ma è proprio di 3 giorni fa la notizia del profgetto del governo svedese, che riuscirà ad diventare "petrolio free" entro il 2020. La locmozione, il riscaldamento, l'energia sarà senza petrolio ma con fonti alternative: biocarburanti, fotovoltaico, eolico, nucleare. E' un bel progetto che permetterà a quella nazione di non essere vulnerabile all'altenanza del petrolio del petrolio che si farà sempre più evidente al diminuire delle risorse disponibili. COmplimenti agli svedesi. Si vede che in Italia a qualcuno piace che li gli italiani spendano il 5% dei loro soldi per il petrolio (questa è l'incidnza del costo del petrolio sulla vita, per adesso) per almeno ancora 50 anni. Il problema è che noi questo qualcuno lo stiamo assecondando. Facciamo qualcosa. Un saluto.
Grazie per la visita. il caffè e limone nn li ho mai provati ma alla prossima sbornia rimedierò!
Anche io credo che il problema stia nel fatto che il risparmio andrebbe contro gli interessi industriali; è un po' la logica che sta alla base di tutti i principali problemi ambientali (vedi fonti di energia alternativa)
Grazie a te! ho sempre valutato ottimamente l'accoppiata kaffeina+acido ascorbico, fidati pure!
Il blog è carino, ma aspetto il secondo capitolo per rispodere decentemente!
Ciao!Son venuto a vedere il tuo blog e l'ho trovato veramente bello. Complimenti sia per la precisione nel riportare le informazioni e le fonti sia per la vera voglia di raccontare notizie poco o mai raccontate nè in tv nè sui giornali. Veramente complimenti; Salvo tra i preferiti e passerò spesso! Ciao by Roby http://robadiroby.blogspot.com/
OT
Grazie ma non mi vedo proprio candidata... e men che meno mi vedrei con il berluska!!
Buona giornata
Ciao!!
Ciao Fulvia, il progetto svedese non richiede risorse diverse da quelle che potrmo trovare in Italia:
1) per il riscoldamento e la corrente casalinga utilizzo di celle fotovoltaiche e stufe a biomasse (a materiali lignei e liquami)
2)per le esigenze delle grosse città l'utilizzo di impianti eolici (e per quanto ci riguarda da noi abbiamo molta più collina e montagna che pianura)
3)biocarburanti: distillazioni di idrocarburi meno cancerogeni (vedi etanolo) a partire da coltivazioni di canapa e mais, incentivando in questo modo anche l'agricoltura nazionale.
Come vedi le risorse materiali sono facilemnte riscontrabili anche in Italia. Sono le risorse intellettuali che mancano al parlamento. Un saluto.
Artemisia tranquilla, anche se ti candidi sono convinto che non ci vorrà molto ad essere migliori rispetto a quei nostri "dipendenti" (per usare un termine del buon Beppe, tra l'altro calzante a pennello) del parlamento. Un saluto
Ciao! Beh grazie per la fiducia....
Come scrivevo a Todoblog, secondo me avremmo dovuto fondare il partito dei bloggers!!!
Ari "Artemisia" for president, hai tutta la nostra fiducia! il partito dei bloggers sarebbe davvero stata una grande cosa, tante persone unite dalla passione di raccontarsi, di uscire dalla falsità. Tante persone che hanno il coraggio di lasciare alla TV la banalità che ci stà dominando. :) ciao ciao bloggerini
TV?
cos'è la TV? prego postare una breve recensione...
...lol...
Mi scuso con tutti quanto per il ritardo del postaggio del secondo capitolo di "Petrolio Caput Mundi", ma a causa di un'esame imminente fino alla settimana prossima sarò davvero incasinato. Un buon bloggeraggio a tutti.
per colpa degli uomini che gli animali sono in via d' estinzione,dovremmo fare una giornata mondiale per aiutare gli animali!!!!!!!!!!!!!!!
Abbiamo una proposta interessante per te
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